Bolivia - Salar de Uyuni

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Report Argentina e Cile

Argentina

1° giorno - Arrivo a Salta
Lunedì, 20 ottobre 2014

Dopo 17 ore di volo e 10 di attese, sono arrivato a Salta. Sono nel nord ovest dell'Argentina ai piedi della Cordigliera delle Ande, a 400 km dal confine Boliviano, 200 da quello Cileno. Appena arrivato in hotel, a due passi dal centro cittadino, mi sono letteralmente buttato sul letto.

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2° giorno - preparativi partenza
Salta - Martedì, 20 ottobre 2014

Gran bella dormita per recuperare un po' dì sonno. La giornata l'ho dedicata ad una rapida visita della città, all'acquisto di approvvigionamenti alimentari per i prossimi giorni, al montaggio della bicicletta e alla preparazione del bagaglio.
Siamo a fine di ottobre e qui oramai è primavera inoltrata, con una bella temperatura calda - 26 gradi - ventilata. Salta si trova a un'altitudine di 1150 metri sul livello del mare. Soprannominata Salta la Linda (La Bella), è famosa per la tipica architettura in stile coloniale spagnolo, è una delle più belle città argentine. Dedicherò gli ultimi giorni del ritorno per un'approfondita visita.






Domani mattina finalmente partenza in bici. Sono un po' preoccupato per uscire dal centro di questa città per il traffico caotico che c'è.
Ci risentiamo tra 3/4 giorni.


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3° giorno. Partenza del tour
da Salta a Estacion Ing. Maury - Mercoledi, 22 Ottobre 2014


Start point: 1.168 mt
Finish point: 2.431 mt
Orario: 8 :40 - 17:30
Sulla bici: 6 h 44 m
Distanza: 72.3 km
Velocita` media 10.7 km/h
Dislivello: ascesa 1.327 mt - discesa 65 mt
Altitudine max: 2.433 mt
Terreno: asfalto-sterrato
Pernottamento: tenda
Meteo: sole, nuvoloso, pioggia.
Temperatura: 18 min - 27 max

È arrivato il giorno della partenza. Caricata la bici con borse, sacche e acqua, un bel peso, circa 50 kg, la prima sensazione non e stata positiva, devo abituarmi al comportamento e alle reazioni che trasmette.
L'uscita da Salta è abbastanza allucinante: il traffico e' caotico e le persone sembrano rigurgitate in mezzo alla strada da ogni sorta di veicolo.
Seguendo la traccia del gps mi ritrovo in un percorso sterrato che passa tra baracche fatiscenti, immondizia dappertutto e cani randagi che spesso ti corrono dietro. Per fortuna dopo un po` mi inoltro nella pista ciclabile che costeggia la Ruta 51. Qui il paesaggio e` caratterizzato da grandi allevamenti di cavalli .
Raggiungo Campo Quijano, è chiamato il “Portal delle Andes”, dato che si trova ai piedi della Quebrada del Toro la quale si addentra nei meravigliosi paraggi della cordigliera.
Qui, sorpresa, scopro che la strada e` sterrata per una ventina di chilometri, al contrario di quello che avevo letto su diari di alcuni cicloviaggiatori. A complicare le cose purtroppo sono i passaggi dei camion delle cave o miniere che alzano una polvere incredibile.
Più si avanza e più il paesaggio cambia, diventa sempre più aspro, brullo, ricoperto da enormi cactus in fiore, fino a lasciare il posto ad un ambiente più severo, più ordinato, alla solitudine e al silenzio. Nonostante tutto, la pedalata e' gradevole in un'ampia valle dove c'e' solo la mia strada e l'improbabile ferrovia del Tren A Las Nubes che e' costellata di arditi ponti e viadotti. Il traffico diventa quasi inesistente.  Il tempo purtroppo volge al peggio, a un certo punto inizia a piovere. Trovo con difficoltà una posizione riparata e seminascosta per piantare la tenda, lontano dalla strada. La temperatura inizia a scendere, si sente che siamo già` a 2.400 metri di altitudine. Il primo giorno e` finito, tabella di marcia rispettata, buonanotte.






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4° giorno. Tappa avvicinamento a San Antonio Los Cobres 
da Estacion Ing. Maury a Las Cuevas - Giovedi, 23 Ottobre 2014

Start point: 2.423 mt
Finish point: 3.492 mt
Orario: 8 :10 - 16:50
Sulla bici: 5 h 38 m
Distanza: 55 km - km totali progressivi 127,3
Velocita` media 9.7 km/h
Dislivello: ascesa 1.115 mt - discesa 49 mt
Altitudine max: 3.492 mt
Terreno: asfalto
Pernottamento: tenda
Meteo: sole, temporale
Temperatura: 14 min - 28 max
Sveglia alle 6.30 questa mattina, d`altronde alla sera non ci sono divertimenti e tv, alle 20.00 sei già dentro nel sacco a pelo.
Oggi e` stata una giornata stupenda, sia per il cielo limpido che per i paesaggi, a volte sembrava l`ambientazione dei film western di Sergio Leone. Canyon, montagne dalle mille sfumature, grigio, ocra, giallo rosso e verdi. Era una continua fermata per scattare foto. La strada era completamente asfaltata e il traffico quasi inesistente, qualche pulmino di turisti, i soliti mega-camion, alcuni pick-up, comunque si contavano sulle dita della mano, a volte passava mezz`ora senza vedere nessuno. Ogni tanto questo ambiente arido lasciava spazio a piccole oasi di verde dove pascolavano cavalli, mucche e soprattutto pecore. Si incontrano tante "fattorie", diciamo più ruderi o costruzioni di terra e fango. Verso l`una faccio sosta a Santa Rosa de Tastil, la fame e` tanta e trovo posto per mangiare, in una squallida bettola buia, cotoletta alla milanese e patate e soprattutto coca-cola. A Santa Rosa de Tastil in cima ad una collina ci sono delle rovine preincaiche, verrebbe la voglia di visitarle, ma un temporale incombe nella zona, inoltre vedendo delle foto non e` niente di eccezionale.
Ciclisticamente parlando, oggi e` stata una tappa dura, sia perché il secondo giorno lo ritengo sempre il più impegnativo per la fatica, sia per l`innalzamento della quota: si inizia a sentire gli effetti di pedalare sopra quote di 3.000 e passa metri, il cuore pulsa di più e la velocita` diminuisce mentre aumentano le fermate. Inoltre la gola e` sempre secca e bevo sempre in continuazione.
E` stato un po` difficile trovare un posto riparato per accamparmi, o troppo vicino la strada o troppe zone sassose con spine di cactus. Alla fine ho trovato una posizione ideale lungo il torrente. c`e` vento, la temperatura si sta abbassando rapidamente, piccola cena e subito dentro al riparo della tenda. Domani mi aspetta un passo a 4.100 metri.  Buonanotte.





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5° giorno. San Antonio Los Cobres 
da Las Cuevas a San Antonio Los Cobres - Venerdi, 24 Ottobre 2014

Start point: 3.490 mt
Finish point: 3.772 mt
Orario: 9:00 - 15:10
Sulla bici: 4 h 35 m
Distanza: 44,8 km - km totali progressivi 172,1
Velocita` media 9.7 km/h
Dislivello: ascesa 713 mt - discesa 379 mt
Altitudine max: 4.090 mt
Terreno: asfalto - sterrato
Pernottamento: hostal
Meteo: variabile, temporale con pioggia ghiacciata.
Temperatura: 6 min - 21 max

Giornata impegnativa oggi. Inanzitutto ieri sera c`erano 17° e stamattina al risveglio 6°, comunque si stava bene al caldino del sacco a pelo. Ho dovuto posticipare un`attimo la partenza per far asciugare il telo della tenda che si era bagnato per la condensa interna. La strada oggi non concede sconti, sale di continuo e in modo abbastanza accentuato fino al passo Abra Blanca a 4.090 metri. Il paesaggio fino a li` e` stato abbastanza monotono. Il tempo per giunta sta peggiorando, arrivo al passo con una leggera pioggerellina mista a ghiaccio. Tanto vento e freddo, il tempo per scattare qualche foto e via in discesa. Qui l`ambiente cambia completamente, una grande vallata ricoperta di steppa ma soprattutto sparisce l`asfalto! Qui inizio a scoprire quello che sarà per i prossimi giorni: strada piena di onduline (calaminas), sassi, sabbia e polvere, bisogna scoprire anche il comportamento della bici stracarica. Sorpresa: oggi ho incontrato un gruppo di lama al pascolo, ci si poteva quasi avvicinare. Man mano che mi avvicino a S.Antonio, un`altro temporale alquanto minaccioso si avvicina, per fortuna un vento gelido lo spazza via dal mio cammino.
Arrivo a San Antonio del Los Cobres un piccolo villaggio incassato fra le montagne ed e` il centro urbano più elevato di tutta l`Argentina. Anche qui sembra che il tempo si sia fermato: la maggior parte delle strade non sono asfaltate, i negozi di alimentari vendono solo prodotti di prima necessità e aprono dalle 18.00 in poi, la rete fognaria non c’è dappertutto e i cani randagi sono ovunque. Decido di fermarmi due notti per acclimatarmi prima di proseguire.
Finalmente una doccia calda all`hostal. Stasera una bella cena e domani finalmente una bella gita con la bici senza borse. Dove? Vedrete.










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6° giorno. Viaducto La Polvorilla
San Antonio Los Cobres - Sabato, 25 Ottobre 2014


Start point: 3.761 mt
Finish point: 3.761 mt
Orario: 9 :00 - 15:40
Sulla bici: 5 h 04 m
Distanza: 44,6 km - km totali progressivi 216,7
Velocita` media 10.7 km/h
Dislivello: ascesa 516 mt - discesa 507 mt
Altitudine max: 4.197 mt
Terreno: sterrato - sabbia
Pernottamento: hostal
Meteo: sole.
Temperatura: 25 max

San Antonio de los Cobres è proprio il posto giusto per rilassarsi in preparazione delle prossima tappa a San Pedro de Atacama. Di giorno sembra  completamente abbandonato, mentre alla sera all'improvviso la gente si riversa nelle strade, peccato ci sia un vento gelido che consiglia la ritirata. Oggi giornata dedicata alla visita di una grandiosa opera di ingegneria: il Viaducto La Polvorilla, seguendo letteralmente il percorso del Treno delle Nuvole, lungo le rotaie e spettacolari passaggi, grazie ai consigli e alla traccia gps trovati nella rete.  Il Tren a las Nubes, e` una delle tre ferrovie più alte del mondo che attraversa montagne della Cordigliera delle Ande tra paesaggi spettacolari. II treno parte dalla stazione Generale Belgrano, nella città di Salta, a 1.187metri sul livello del mare, e finisce nel viadotto La Polvorilla. Si snoda lungo un percorso di 217chilometri tra tunnel , ponti e viadotti raggiungendo i 4220 mt di altitudine. Il viadotto consiste in sette tratti di 20 metri di luce cadauno e in sei di 14, con un'altezza di  70 metri dal suolo è uno dei più alti al mondo. Fu costruito in Italia ed assemblato in loco nel 1929. Spettacolare!!!
Lungo il ritorno sosta ad una miniera abbandonata "Mina La Concordia" dove si estraeva zinco, e poi ... il primo salar con tanto di terme (ruderi). E` stata una bella giornata ed ho potuto vedere quello che mi aspetta per i prossimi giorni, l`immenso.
Domani si parte, tappa lunga e dura con un passo a 4.560 mt, destinazione Olacapato.
Ci risentiamo tra 5 gg a San Pedro de Atacama.








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7° giorno. Si riparte, direzione Paso Sico
Da San Antonio Los Cobres a Olacapato - Domenica, 26 Ottobre 2014


Start point: 3.761 mt
Finish point: 4.015 mt
Orario: 8:10 - 17:30
Sulla bici: 7 h 24 m
Distanza: 61,9 km - km totali progressivi 278,6
Velocita` media 8.4 km/h
Dislivello: ascesa 876 mt - discesa 622 mt
Altitudine max: 4.557 mt
Terreno: sterrato - sabbia
Pernottamento: ostello
Meteo: sole.
Temperatura: 14 min - 24 max

Che giornata bestiale oggi, ho attraversato il passo Abra Chorrillos a 4.560 mt. Esco dalla città con un tempo limpido, anche se un po` freschetto e mi trovo su uno sterrato comodo e senza traffico. Una lunga e ripida salita nella parte finale mi conduce al passo, passando lungo panorami bellissimi di valli attraversate da ruscelli. I seguenti 32 km che portano a Olacapato sebbene in leggera discesa si rivelano allucinanti: le condizioni della strada iniziano a peggiorare, massacranti onduline che portano a una vibrazione continua, inoltre alcune parti sono molto sabbiose e si e` costretti a spingere la bici. Inizio ad incontrare le prime lagune, stupefacenti. Oggi ho incontrato il primo cicloturista francese, in direzione contraria, un modo completamente diverso di viaggiare con l`estremo indispensabile, gli ho dato anche dell`acqua perché era rimasto quasi a secco. Arrivo a Olacapato, un villaggio allucinante in mezzo al nulla, sembra abbandonato. Il vento tiene tutti tappati in casa, in giro solo sacchetti di plastica che volano nell`aria e vanno a depositarsi sui cespugli secchi. Trovo alloggio e cena nell`unico ostello, senza corrente elettrica e acqua, pazienza, penso che la notte sarà particolarmente fredda.









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8° giorno. Arrivo al posto di frontiera
Da Olacapato a Aduanas Argentina - Lunedi`, 27 Ottobre 2014

Start point: 4.015 mt
Finish point: 3.820 mt
Orario: 8:40 - 16:20
Sulla bici: 6 h 08 m
Distanza: 64,2 km - km totali progressivi 342,8
Velocita` media 10.4 km/h
Dislivello: ascesa 209 mt - discesa 383 mt
Altitudine max: 4.019 mt
Terreno: sterrato - sabbia
Pernottamento: Gendarmeria
Meteo: sole.
Temperatura: 11 min - 28 max

Dopo una colazione alquanto pessima, scappo da questo villaggio (cavoli, 9 euro per una camera senza luce e acqua, una cena dove mi sono portato da bere e una colazione con the e pane/burro), dopo 8 km raggiungo Cauchari, un villaggio disabitato, poi per una strada dritta in buone condizioni arrivo al Salar di Rincon, peccato solo per il vento contrario. Paesaggio sublime: il bianco del sale, il grigio della sabbia, il giallo dell`erba, e i primi vulcani.
Da qui la strada prosegue in modo alquanto accidentato con onduline e sabbia fino al posto di frontiera argentino. Chiedo se si può campeggiare nei dintorni e in cambio mi offrono un posto per riposare la notte all`interno di una costruzione parecchio sporca, almeno sono riparato dal vento che soffia particolarmente forte nel pomeriggio. Oggi ho incontrato solo tre auto e un camion, evviva la solitudine. Domani Cile!








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Cile

9° giorno. Attraversato Paso Sico, sono in Cile
Da Aduanas Argentina a El Laco - Martedi`, 28 Ottobre 2014

Start point: 3.827 mt
Finish point: 4.434 mt
Orario: 8:20 - 17:30
Sulla bici: 6 h 49 m
Distanza: 42 km - km totali progressivi 384,8
Velocita` media 6.2 km/h
Dislivello: ascesa 977 mt - discesa 371 mt
Altitudine max: 4.565 mt
Terreno: sterrato
Pernottamento: Miniero Campamento El Laco
Meteo: sole.
Temperatura: 13 min - 24 max

Evviva, ho attraversato Paso Sico, sono in Cile, si, ma vorrei fare una precisazione: in spagnolo "Paso" si intende come punto di passaggio di frontiera (tra Argentina e Cile) e non come passo o valico come siamo abituati da noi.
Lascio il posto di frontiera della Gendarmeria Argentina che mi aveva dato ospitabilita` e inizia una lunga salita fino al Paso Sico a 4.160 m. Ma il vero passo si trova dopo altri lunghi 12 chilometri per salire fino a raggiungere Abra Sico a 4.492 m. Lungo questa strada ho incontrato dei paesaggi fiabeschi, ho perso troppo tempo a fotografare. Inizia una discesa ma anche un vento contrario che non lascerà scampo fino a sera. Raggiungo con fatica il SAG cileno (Servizio Agricolo Cileno) per il controllo dei bagagli soprattutto se hai con te eventuali prodotti animali o vegetali vietati per l`importazione. Mi faccio fornire anche di un po` d`acqua da bere, sempre indispensabile da queste parti. Decido di proseguire e di affrontare un`altra ripida salita che porterà al punto più alto della giornata Abra El Laco a 4.580 mt. Non nascondo nel dire che ho affrontato tutti e 4 kilometri di salita a piedi, d`altronde con una pendenza continua del 10% e con un vento in faccia che sembrava la bora non c`era soluzione. Obiettivo della giornata raggiungere il Campamento Miniero El Laco, a 3,5 km di distanza dal passo dove ho la possibilità di trascorrere la notte, anche se in condizioni sempre d`emergenza, almeno riparato dal vento. 














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10° giorno. Lagune, che colori!
Da El Laco a bivio lagune Miscanti - Mercoledi`, 29 Ottobre 2014

Start point: 4.439 mt
Finish point: 4.052 mt
Orario: 8:40 - 15:20
Sulla bici: 4 h 40 m
Distanza: 46.6 km - km totali progressivi 441,4
Velocita` media 10 km/h
Dislivello: ascesa 328 mt - discesa 711 mt
Altitudine max: 4.439 mt
Terreno: sterrato
Pernottamento: tenda
Meteo: sole.
Temperatura: 11 min - 20 max

Mamma mia che scenari! Oggi sembrava di essere nel paradiso terrestre (tutti i colori senza il color verde!)
Lascio il Campamento della miniera ringraziando della generosa ospitabilità gratuita che mi hanno dato, davvero delle persone gentili. La strada inizia con una bella discesa che mi condurrà alla Laguna Tuyaito, qualcosa di fantastico per i colori, i fenicotteri andini e qualche anatra. Oggi e` un su e giù, altri km e arrivo ad un`altra laguna Aguas Calientes, inutile dire altre parole. Il tempo perso per fotografare o video riprendere e` tanto, purtroppo c`e` da fare i conti con il vento che a mezzogiorno inizia a farsi sentire, eccome. Questa volta pero` stringo i denti e arrivo al bivio che mi condurrà a due famose lagune. Qui scelgo un posto il più possibile riparato dal vento e allestisco la mia casa. Inutile dire ma la sabbia entra dappertutto.












Considerazioni:
Certi giorni è davvero dura: l’ostacolo più impegnativo è il vento che mi mette alla prova con forti raffiche fredde tanto che qualche volta devo spingere la bici fermandomi ogni cento metri per recuperare un po’ di energia, sembra quasi la bora, poi alla sera tutto si calma.
La fatica e il disagio sono però ricompensati dai paesaggi: magnifici altipiani dai colori pastello, lagune di un colore tanto intenso da sembrare dipinte. E il senso di libertà. Sono solo in mezzo al nulla. Da una parte mi sento un piccolo puntino perso in mezzo alle montagne e mi rendo perfettamente conto che l’ultima decisione spetta alla natura: se arriverò alla meta che mi sono prefissato dipenderà in ultima analisi dal vento, o dalla sabbia o dalle calaminas o da tutte queste cose insieme. Dall’altra mi sento forte e combattivo perché so che arrivare e non mollare per superare tutto dipende solo da me e in fin dei conti ho sempre qualcuno a casa che mi aspetta.


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11° giorno. Verso San Pedro Atacama
Da bivio lagune Miscanti a Toconao - Giovedi`, 30 Ottobre 2014

Start point: 4.052 mt
Finish point: 2.485 mt
Orario: 9:20 - 17:50
Sulla bici: 6 h 25 m
Distanza: 104 km - km totali progressivi 545,4
Velocita` media 16.1 km/h
Dislivello: ascesa 420 mt - discesa 1.989 mt
Altitudine max: 4.100 mt
Terreno: sterrato - asfalto
Pernottamento: tenda
Meteo: sole.
Temperatura: 1 min - 31 max

Che nottata ragazzi, questa mattina alle 6.30 c`era 1 grado di temperatura in tenda. Me ne sono rimasto nel mio sacco a pelo finché il sole non iniziasse a riscaldare leggermente l`aria. Ecco perché sono partito tardi. Oggi tappone, ben 104 kilometri. Purtroppo a malincuore ho rinunciato alla visita delle due lagune Miscanti e Minique, al primo bivio il sentiero era sbarrato con il cartello che indicava il divieto di entrata perché in questo periodo ci sono delle specie rare che stanno nidificando (in primis l`oca nera). Volevo passare lo stesso ma ha prevalso il mio spirito di buon amante della natura. Proseguendo lungo la strada vedo dei gruppi di vigogne che stanno pascolando sulle pendici del vulcano. Ben cinque vulcani si intravedono in lontananza, alcuni con le cime innevate, in contrasto con la bassissima vegetazione gialla. Inizia il tratto pavimentato e arrivo all`entrata principale della riserva delle due lagune, tento di entrare ma la strada e` troppo sabbiosa e con calaminas, inoltre ci sarebbe da fare 250 metri di salita per vedere una sola laguna, la più bella è quella vietata, non ne vale la pena, ne ho tante da vedere in Bolivia, rinuncio definitivamente.
Inizia un saliscendi continuo per un paio di chilometri e qui incontro una cicloturista inglese ... carina, che sta facendo il giro inverso al mio, due tre parole sulla condizione delle strade e si riparte. Inizia una lunga e gelida discesa che mi porterà a fiancheggiare il Salar de Atacama fino a Socaire considerato un pittoresco villaggio andino ... mah, non ho trovato niente di eccelso. Decido di portarmi avanti e raggiungere dopo 50 km il paese di Toconao. Il paesaggio attorno a me e` completamente differente da quello ammirato nei giorni passati, da un lato la vastissima piana del salar e dall`altro lato montagne di roccia rossa e sabbia. Arrivo a Toconao, un vero "eden" nel deserto, un'oasi nascosta in una gola bagnata dalle acque cristalline che scendono dalla Quebrada de Jeri dando cosi la possibilità alla coltivazione di frutteti. Campeggio all`uscita del paese e qui incontro due coppie di ragazzi trentini in vacanza. Domani dopo 38 km dovrei arrivare a San Pedro de Atacama. Finalmente un po` di riposo e pulizie.








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12° giorno. Arrivato a San Pedro Atacama
Da Toconao a San Pedro de Atacama - Venerdì`, 31 Ottobre 2014

Start point: 2.485 mt
Finish point: 2.437 mt
Orario: 8:40 - 11:30
Sulla bici: 2 h 22 m
Distanza: 39,4 km - km totali progressivi 584,8
Velocita` media 16.6 km/h
Dislivello: ascesa 116 mt - discesa 174 mt
Altitudine max: 2.496 mt
Terreno: sterrato - asfalto
Pernottamento: hostal Loma Sanchez
Meteo: sole.
Temperatura: 14 min - 30 max

Eccomi arrivato a San Pedro de Atacama, finalmente un po` di riposo, una bella doccia e mangiare a volonta`. 
Gli ultimi km da Toconao a San Pedro sono stati abbastanza piatti fino ad incontrare delle oasi verdi, in lontananza vedo il vulcano Lascar fumante. Prima di entrare in San Pedro vado a svolgere le attività di registrazione alla Aduanas Cilena. Entrando nel centro alla ricerca del mio hostal rimango sbalordito dalla gente che gironzola a piedi, tutti mi guardano come un extraterrestre. Bellissimo l`alloggio che ho prenotato su internet ad occhi chiusi in pena via centrale. 
San Pedro e` un`oasi a 2.400 mt nella parte nord del Salar de Atacama, un lago salato evaporato circondato da vulcani, molti non più attivi, il Licancabur e` il più caratteristico, con il suo cono perfetto. Il centro e` un agglomerato di case di terra, mattoni e legno non più alte di 3 metri, le strade polverose di terra e sassose, una desolazione appena fuori impressionante. Ci sono un secco e un`arsura impressionante. E` un paesino molto caratteristico, punto di ritrovo di viaggiatori "zaino in spalla" e hippie, pieno zeppo di ostelli, agenzie turistiche per escursioni della zona, ristorantini, negozi di noleggio biciclette. E` proprio divertente vedere la gente noleggiare questi mezzi e girare per il paese o nei dintorni' ne vedi di tutti i colori.
Grande abbuffata a pranzo e cena, penso che avrò mangiato per due giorni di fila.
Qui c`e` un casino di gente, sembra di essere a Rimini in agosto. Ieri sera le vie del centro erano piene di bambini che giravano in maschera, poi mi e` venuto in mente che era hallowen, quando sono in viaggio perdo la cognizione del tempo.
Qui rimarrò tre giorni per recuperare le energie, i prossimi giorni mi attendono altri duri sterrati, salite e fatiche.











Considerazioni della prima parte del viaggio
Bene, questo e` stato solo il preludio di quello che per me sarà il vero obiettivo di questa avventura: la via delle lagune in Bolivia.
Ricordo il primo giorno che ho inforcato la bicicletta in centro a Salta, la prima volta con un carico del genere, avevo rischiato di cadere un paio di volte, avevo pensato non c`e` la faro` mai. Poi proseguendo ho preso le misure fino a percepirne qualsiasi reazione e movimento, certo quasi 50 kg da trasportare non sono pochi. Il programma prefissato delle tappe e` stato rispettato in pieno, ad esclusione della visita delle lagune Minique e Miscanti (a qualcosa bisogna rinunciare). L`altitudine non mi ha creato nessun problema, ormai conosco i segreti per affrontarla.
E` stato un percorso molto emozionante, ma allo stesso tempo difficile. Ho dovuto lottare contro i venti che soffiano dal Pacifico, soprattutto dopo mezzogiorno, pedalare su strade sabbiose e piene di calaminas, a quote spesso attorno ai 4.000 mt. Comunque ogni sforzo e` stato ripagato da scenari esilaranti.

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13° giorno. Valle della Morte
San Pedro de Atacama - Sabato, 1 Novembre 2014

Start point: 2.442 mt
Finish point: 2.442 mt
Orario: 16:30 - 19:50
Sulla bici: 2 h 27 m
Distanza: 24,5 km - km totali progressivi 609,3
Velocita` media 10 km/h
Dislivello: ascesa 408 mt - discesa 419 mt
Altitudine max: 2.717 mt
Terreno: sterrato
Meteo: sole.

Mamma mia, che spettacolo! Oggi giornata di riposo, la mattina impegnata alla ricerca di un meccanico di biciclette per l`acquisto di un cavo freno e sbrigare alcune faccende. Pranzo al ristorante e a meta` pomeriggio decido di fare un`escursione in bici alla Valle della Morte. Inizialmente percorro una strada lungo il rio San Pedro passando accanto alle rovine di Pukara de Quitor, una fortezza del XII secolo di cui sono rimaste solo le mura. La vallata e` una cosa impressionante, montagne di rocce, anzi terra dalle conformazioni più strane mi conducono attraverso canyon ad una lunga galleria che termina nella Cordigliera del Sal. Un posto dove la pioggia e il vento hanno plasmato spettacolari sculture naturali, colline di sale, gesso e argilla, rocce contenenti cristalli di sale e distese di sabbia scura dove molti turisti vanno a praticare il sandboard: lo snowboard sulla sabbia. Bello!









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14° giorno. Valle della Luna
San Pedro de Atacama - Domenica, 2 Novembre 2014

Start point: 2.442 mt
Finish point: 2.442 mt
Orario: 14:30 - 20:15
Distanza: 45,8 km - km totali progressivi 655,1
Terreno: sterrato
Meteo: sole, ventilato

Ma siamo sulla luna, su marte o sulla terra?! Questo e` il dilemma che mi sono posto oggi vedendo la Valle della Luna. Altra gita in mtb per visitare questa valle famosa per la conformazione che ricorda la superficie lunare: e` una continuazione della Cordigliera del Sal che presenta canyon scavati nel sale con stranissime stalattiti e stalagmiti di roccia; dune di sabbia delicatamente ondulate; colline di roccia con sale, gesso che sembra neve. L`azione del vento e altri agenti atmosferici hanno scolpito le forme scultoree con creste affilate come le Tre Marie, collinette e avvallamenti che rendono un paesaggio unico. L`assenza di vita animale e vegetale, la mancanza di umidità, rendono questo angolo uno dei più inospitale della terra (nel Salar di Atacama in alcune zone non piove più di 3 volte in 100 anni).
Il momento migliore per visitare questa valle e` l`ora del tramonto, quando le strutture rocciose si colorano di tinte intense che vanno dal giallo al rosso al viola.
Bene, con questo ho terminato il mio riposo a San Pedro de Atacama, peccato perché mi stavo affezionando a questa cittadina. Domani si riparte con una lunga salita che mi porterà in Bolivia.












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Ringrazio ancora tutti quelli che mi seguono. Adesso mi attende la parte più impegnativa. Ci risentiamo verso il 14/15 novembre a causa dell`impossibilità di comunicare in quelle zone.


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23 commenti:

  1. ciaoo.. belle foto... impressionante ancora il calzolaio che pulisce le scarpe.... credo che da noi nel sud si diceva Sciuscià..

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  2. Grazie alle prime immagini possiamo iniziare a sognare... aspettando con impazienza che inizi la vera impresa

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  3. Grazie per le fresche immagini primaverili della Bella cittadina andina. Un salutone e un in bocca al lupo dai tuoi ammiratori Brunello e Danilo ciao alla prossima

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  4. Ciao! 12 anni fa ho fatto un giro simile da quelle parti, tra bolivia cile e perù...2000 km da la paz, passando per il sajama, salar de coipasa e uyuni, laguna colorada, laguna verde, trekking sul licancabur a 5900 mt, san pedro de atacama, calama, tocopilla, iquiqe....un'avventura che rifarei domani.
    Poi, il tibet e nepal nel 2003, altro giro di quelli che lasciano il segno.
    Ci risentiamo, a presto.
    Orazio
    Montagnana

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  5. Ciao Stefano, il tuo entusiasmo è contagioso, prima della partenza temevo per le difficoltà e gli inevitabili imprevisti ma so che questa esperienza è unica e ti darà una ricchezza incredibile! Faccio il tifo per te..... un abbraccio
    Antonella

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  6. Grazie a tutti per i messaggi di incorragiamento. Purtroppo per le foto dovete attendere l`arrivo a san Pedro de Atacama per problemi di connessione, troppo lenta. Mi scuso anche per eventuali errori di scrittura, accenti, grammatica e altro.

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  7. Ciao Stefano. Tutti i giorni guardo se ci sono tue notizie della tua fantastica avventura. Le notizie fin qui lette sono entusiasmanti. Non vedo l'ora di vedere le foto. Mi raccomando fa il bravo ed evita i pericoli! Buon proseguimento.......un caro saluto. Fosca

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  8. Ciao Stefano, anch'io seguo con una certa emozione i tuoi resoconti. Continua ad aggiornarci, quando riesci a connetterti! Antonio Santacatterina

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  9. Ciao Stefano..sono entusiasta dell'incredibile viaggo ke hai intrapreso...se nn erro sei il fratello di Franco marito di Antonella dove ho lavorato x qualche tempo presso di loro...ti ho scoperto x caso e sono strabiliata del viaggio ke da solo hai intrapreso...mio papà ex ciclista amatoriale ti segue con attenzione anche xke mi dice ke il tuo nome nn gli è nuovo forse xke in precednza hai fatto altri viaggi e poi xke ha vissuto x molti anni in Venezuela e quindi sa bene la difficoltà della tua avventura...attendiamo il tuo resoconto dei giorni e ti facciamo un grandissimoin bocca al lupo!! Ciao Elisabetta

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  10. Il DS del Petrarca Bike e amico Stefano, con l'attenta descrizione, riesce a farci sognare e sembra quasi di essere con lui in bici ad ammirare posti che abbiamo visto solo in foto. Un pizzico di invidia per il coraggio di affrontare in solitaria questa avventura e regalarsi dei ricordi che si imprimono nella memoria!
    Andrea righetto

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  11. ciao ... anche se non ci sono foto, dalle tue descrizioni ci si immagina bene, e poi dai nomi che scrivi si va su google e si viaggia con te .. ciao silvia

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  12. Per Elisabetta, si, sono il fratello di Franco. Grazie di seguirmi

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  13. Viaggio bellissimo, posti incredibili....
    La prossima volta non ti lascio andare da solo!
    Germano

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  14. Ciao Stefano, resoconto e fotografie sono un regalo per noi che siamo tra quelli che ti aspettano a casa e che hai citato nelle tue considerazioni. In bocca al lupo!
    Antonio Santacatterina

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  15. Stefano, hai per curiosità hai con te una reflex o una compatta?
    P.S. Nel vederti con la maglia del Petrarca Bike in quei posti mi sono emozionato!
    Antonio

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  16. Grazie Antonio, la maglietta la indosso in certe occasioni. Ho tutte e due, reflex e compatta. Tutte le foto del blog sono con compatta che la uso anche per video. Le foto con reflex saranno pubblicate nel mio sito a fine viaggio. Ciao

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  17. Ciao Stefano!! Mio papà è cosi preso dal tuo viaggio incredibile ke ogni giorno mi chiede dove sei....le foto stupende se le studia immaginandosi li con te....grande Stefano!!! Scrivi scrivi manda manda foto ...ke posti straordinari!!!! Ciao! Elisabetta

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  18. Ciao stefano ci siamo conosciuti al pedale padovano...sono Massimo L.
    sto seguendo la tua bellissima avventura ...belli i tuoi racconti e le tue descrizioni che danno spazio all immaginazione, ti continuo a seguire tieni duro e non mollare buon viaggio.

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  19. Sempre affascinante seguire il racconto del nostro Stefano, le foto poi ci fanno sognare posti stupefacenti.
    Grazie di condividere quest'avventura con noi poveri mortali...
    Andrea righetto

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  20. Wow! Stupendo, grande Stefano! viaggio incredibile e affascinante.
    Non vedo l'ora di vedere altre foto.
    Francesca

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  21. Grazie delle emozioni che ogni giorno ci trasmetti, con il diario e le bellissime foto.Aspettando il prossimo collegamento ti mandiamo un coraggioso saluto di buona prosecuzione i tuoi ammiratori Brunello e Danilo:Ciao.

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  22. Ciao Stefano, che foto stupefacenti hai pubblicato, immagino quelle che vedremo al tuo rientro.... i colori del cielo e delle superfici che hai superato con la tua bici mi hanno commossa. So quanto tu ami questi paesaggi ma so anche quanta fatica stai facendo! Forza amico caro. Ti abbraccio forte
    Antonella

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  23. Di sicuro quello che vedo dalle tue foto mi stupisce in modo impressionante,non mi stupisce la tua forza e la tua determinazione con la quale stai affrontando questa impresa so che hai coraggio da vendere e quindi buona continuazione Ti seguo con stima e ammirazione un saluto da Roberto P.

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